Informazioni sull'antroposofia

L'antroposofia sta avanzando. L'agricoltura biodinamica, la medicina alternativa Weleda, gli asili infantili e le scuole Waldorf si stanno diffondendo. L'autore dell'articolo, Lothar Gassmann, è vissuto per vari anni fra gli antroposofici. Poi ha iniziato a leggere gli scritti di Rudolf Steiner: migliaia di pagine. Ha messo allo scoperto il fondamento dell'idea antroposofica e si è spaventato: quella visione del mondo era del tutto incompatibile con la fede cristiana che Dio, nel frattempo, gli aveva data.

Molti di coloro che si fanno chiamare «antroposofici» conoscono soprattutto i frutti dell'idea di Rudolf Steiner, ma sono ignari delle sue radici. Si tratta della vasta folla dei «semi–antroposofici». Essi accettano e apprezzano tutto fino a che non scoprono cosa ci sia dietro. Anche io ho fatto parte per molti anni di questo gruppo. Quando poi ho iniziato a leggere attentamente gli scritti di Rudolf Steiner, ai miei occhi si è rivelata una concezione del mondo spaventosa, del tutto opposta alla fede cristiana.

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Il 3 febbraio 1913 Rudolf Steiner fondò la Società antroposofica.

 

IL CULTO DEL'IO

 

II fondatore

Nella sua autobiografia «II cammino della mia vita», Rudolf Steiner (1861–1925) parla di esperienze soprasensibili che incontrarono opposizione nel suo ambiente. Il materialismo imperante lo ripugnava. I suoi obiettivi erano in contrasto con la sua idea dei mondi superiori. Malgrado ciò, riprese alcune idee di gente come Ernst Haeckel e Friedrich Nietzsche, per trasporle in seguito sul «livello superiore» della sua neonata «Scienza dello spirito».

Rudolf Steiner, nato nel villaggio croato Kraljevica, formulò la dottrina antroposofica fra il 1902 e il 1909. Accanto alle fonti induiste e buddiste, egli si ispirò soprattutto alla concezione nietzschiana del «ritorno dell'identico» per sviluppare la sua dottrina del ripetersi della vita sulla terra, cioè della reincarnazione.

In quanto editore degli scritti scientifici di Goethe e collaboratore dell'archivio goethiano di Weimar, Steiner studiò approfonditamente il pensiero scientifico e filosofico di questo autore classico.

Goethe aveva sviluppato l'idea di una «pianta originaria» soprasensibile, che conteneva, in quanto concetto superiore, tutte le singole piante sensibili. Spirito e materia rappresentano un'unità in cui lo spirito è il principio formante. Steiner riprese quest'idea e suppose l'esistenza di un'«idea originaria» anche per gli uomini e tutto il cosmo, che verrebbe raggiunta nella sua completa purezza in seguito ad uno sviluppo evolutivo. L'uomo attuale, rilevabile attraverso i sensi, rappresenterebbe quindi, uno stadio transitorio verso l'uomo spirituale.

Attorno al 1900 Steiner entrò a far parte della Società teosofica, fondata nel 1875 dal medium Helena Petrovna Blavatsky. I teosofi propagano un miscuglio di dottrine esoteriche e gnostiche, «rivelate», come essi affermano, in modo soprasensibile. Steiner si distanziò inferiormente da molte di queste dottrine. I contrasti portarono infine all'allontanamento dai teosofi e alla fondazione della Società antroposofica nell'anno 1913.

La via della conoscenza

Percorrere la via della conoscenza antroposofica significa ottenere dei poteri occulti di veggenza. L'obiettivo finale è lo stesso di altri sistemi occulti, come la via dello yoga, la via gnostica o la meditazione dei rosacrociani: l'uomo deve creare in sé le prerogative perché il «mondo spirituale» soprasensibile, cioè il mondo degli spiriti, possa penetrare in lui. A questo scopo le percezioni esterne devono passare sempre più in secondo piano, il pensiero, la volontà e i sentimenti devono concentrarsi sulle realtà soprasensibili, l'intelletto deve essere eliminato. Steiner sviluppò quattro stadi:

1. Stadio della scienza dello spirito. Con esso si intende soprattutto la lettura degli scritti di Steiner con un atteggiamento di apertura e privo di pregiudizi. Con ciò si persegue un triplice obiettivo: (a) una scuola di pensiero – nel campo dell'antroposofia; (b) una trasformazione della persona attraverso una piena identificazione nei contenuti; (c) una scuola di estetica.

2. Immaginazione. Quando l'anima si dedica a immagini, parole, formule o sentimenti simbolici, essa si libera dal campo fisico. Questo processo coincide con la tecnica della meditazione e dei mantra induisti. La persona si dissolve «con piena coscienza in due IO». Essa deve «cancellarsi».

3. Ispirazione. Immagini e simboli esteriori non sono più necessari dopo il distacco dalla realtà fisica. Si ascende quindi alla lettura di uno «scritto misterioso» (Cronaca di Akasha) e al pensiero asensuale. Si ottiene un «udito inferiore». L'«IO superiore» entra in contatto con gli spiriti che pensano in lui e formano il suo corpo astrale.

4. Intuizione. Mentre l'ispirazione significava entrare in contatto con un essere spirituale, l'intuizione significa «essere diventati completamente uno con esso, essersi uniti interiormente» e rappresenta quindi un ulteriore gradino sulla via della conoscenza soprasensibile.

Steiner però si oppose allo spiritismo terra–terra e alla comune chiaroveggenza. Ma la sua via è poi tanto diversa da quelle? Tutta la via della conoscenza serve alla dissoluzione della personalità e all'eliminazione del pensiero critico. Ciò risulta evidente per esempio nello sviluppo di «due IO», nella «cancellazione» del Sé e nell'infiltrazione di «mondi superiori». Gli psicologi definiscono ciò che accade in questo caso uno sdoppiamento della personalità con la perdita del senso della realtà. Dal punto di vista biblico, invece, si tratta di un'apertura all'azione demoniaca.

Il sistema di Rudolf Steiner rappresenta un sistema religioso con carattere autoritario. Esso sussiste o crolla con la fede nel suo fondatore, nella sua via della conoscenza e nelle sue visioni. Se Steiner si è sbagliato, tutto il sistema antroposofico crolla come un castello di carte.

Come molti chiaroveggenti, Steiner lesse anche la Cronaca di Akasha, una misteriosa cronaca eterea, che è situabile in qualche luogo indefinito fra la terra e il cielo e che conterrebbe la descrizione di tutti gli avvenimenti passati, presenti e futuri. Si tratta di una memoria universale che ha le sue origini nell'induismo, in cui colui che medita può penetrare tramite la fusione con il macrocosmo.

Per scoprire qualcosa sul passato, tramite la Cronaca di Akasha, Steiner ritornò alle anime dei personaggi direttamente coinvolti. Per esempio rivisse le battaglie di Cesare nell'anima di Cesare. Ciò non è altro che il noto fenomeno occulto dell'interrogazione degli spiriti dei defunti, anche se su un livello più alto, mascherato di «scientificità». Agli occhi di Dio, però, tali azioni sono «un abominio» (Deuteronomio 18:8 e seguenti).

Un culto dell'io

L'antroposofia rappresenta un culto dell'io. Passi biblici come Galati 2:19 e seguenti («lo vivo; ma non più io, bensì Cristo vive in me») vengono interpretati in modo da affermare che il mio «IO inferiore» è morto, mentre Cristo risorge quale mio «IO superiore». Cristo non viene considerato un interlocutore reale e personale, ma in un certo senso una parte dell'uomo. In questo modo però, l'autodivinizzazione dell'uomo raggiunge il suo apice.

In base alla testimonianza della Rivelazione biblica. Gesù Cristo è il figlio dell'Iddio vivente e personale. Egli è l'unica via che conduce al Padre, e ha compiuto tramite la sua morte espiatoria sulla croce la completa salvezza e la liberazione dai nostri peccati. Tramite la potenza della sua risurrezione egli offre ad ogni uomo, che crede in lui, la vita eterna.

Steiner invece fa di Cristo un «principio», un impulso cosmico, che continua a tenere in moto l'evoluzione. Secondo lui si tratterebbe dell'impulso all'autoredenzione, all'avanzamento del processo evolutivo attraverso le incarnazioni e la somma di buone opere.

Si tratta di due concezioni completamente opposte. Nell'antroposofia, alla rivelazione biblica, si oppone una speculazione umana e occulta.

Gli antroposofi non fanno anche molte cose buone?

Forse sono in molti a porsi questo interrogativo e, a prima vista, non si possono negare molti effetti positivi. Eppure dobbiamo interrogarci sui moventi delle loro azioni. A quel punto scopriremo che in base alla dottrina antroposofica, il pensiero del karma è alla base di ogni buona azione, cioè il tentativo di autoredimersi attraverso una vita lodevole. Ciò però è in netto contrasto con il messaggio del vangelo della salvezza, secondo il quale l'uomo è incapace di salvarsi da solo e soltanto Dio ha compiuto la salvezza. Soltanto chi pone tutta la sua fiducia in Gesù Cristo e crede che egli è morto come vicario per i suoi peccati, può essere salvato.

Senza dubbio le buone opere restano delle buone opere. Perlomeno agli occhi degli uomini. Ma ciò non implica necessariamente che esse siano apprezzate anche da Dio. Agli occhi di Dio è buono soltanto ciò che avviene concordemente alla sua volontà. Se qualcuno vuole guadagnarsi la salvezza con le sue opere, tali opere non possono più essere buone agli occhi di Dio. Come in ogni altro caso, però, anche qui vale il fatto che Dio – e Dio soltanto – conosce il cuore del singolo e a lui non sono occulti i suoi e i miei moventi. Possiamo condannare la dottrina antroposofica, ma non il singolo seguace di tale dottrina (Matteo 7:1).

Senza radici non si hanno dei frutti. Ciò significa che la pedagogia, la medicina, l'agricoltura, l'arte e tutte le altre attività antroposofiche sono influenzate e permeate della concezione dell'universo di Steiner e del suo occultismo.

Pedagogia

Nella pedagogia, per esempio, la concezione dell'uomo steineriana determina cosa e quando qualcosa debba essere insegnato. L'insegnamento scolastico viene suddiviso, secondo la dottrina dei quattro corpi, in ritmi settennali. L'insegnante deve fornire al bambino degli «aiuti per la reincarnazione». L'uomo viene giudicato in grado di raggiungere la perfezione in base alle ideologie dell'evoluzionismo e dell'umanesimo. Le storie bibliche vengono studiate accanto alle favole, alle leggende, ai miti, con un miscuglio di religioni.

Termini, pratiche, contenuti didattici (p.e. l'euritmia) e lo stile architettonico antroposofico caratterizzano la giornata scolastica perlomeno in modo subliminale. Continuamente si diffondono inviti a manifestazioni della Società antroposofica e spesso anche alle cerimonie di consacrazione della «Comunità dei cristiani» proceduta dall'antroposofia. La vita in una scuola Waldorf non è quindi affatto ideologicamente neutrale.

Medicina

Anche nella medicina antroposofica la suddivisione dell'uomo in corpi visibili e sensibili e in corpi invisibili e soprasensibili determina la diagnosi e la scelta dei medicinali. Si afferma che «forze misteriose» e «spiriti gerarchici» parlino all'uomo tramite i prodotti alimentari e i medicinali. Le sostanze non sono morte, ma sono considerate animate da un «mondo spirituale soprasensibile» che agisce nel corpo, per esempio attraverso il potenziamento omeopatico. I prodotti Weleda e Wala rientrano in questo campo.

Agricoltura

Anche nell'agricoltura biologica–dinamica sviluppata da Steiner, la materia viene considerata animata, portatrice di poteri terreni e cosmici. Tenendo conto delle costellazioni astrologiche e di processi alchimici, i preparati vengono prodotti e «dinamizzati». In altre parole, vi vengono racchiuse le energie cosmiche.

Come esempio ecco due citazioni dal «Corso di agricoltura» di Steiner. Contro i topi di campagna egli consiglia la seguente «ricetta»:

«Nel periodo in cui Venere si trova nel segno dello Scorpione, ci procuriamo la pelle di questo topo e la bruciamo, prendendo accuratamente ciò che si sviluppa tramite la combustione, cioè quello che rimane – (...) In ciò che è stato distrutto dal fuoco, resta soltanto la forza negativa nei confronti della forza riproduttiva del topo di campagna. Se quindi la sostanza ricavata in questo modo (...) viene sparsa sul campo, se è stato passato per il fuoco nel modo giusto al momento della massima congiunzione di Venere e dello Scorpione, si otterrà il mezzo che terrà lontani i topi da quel campo.»

Steiner espone quanto segue a proposito del fertilizzante contenuto nel corno di mucca:

«Sotterrando il corno di mucca con il suo contenuto di letame, conserviamo nel corno di mucca le forze che esso esplicava abitualmente nella mucca stessa, cioè riflettiamo ciò che è vivificante e astrale (...) Il contenuto di letame del corno verrà interiormente vivificato con queste forze (...) Tutta la vita viene conservata in questo letame...»

Qui troviamo un'unione dell'astrologia e della magia.

L'agricoltura biologica–dinamica con i suoi «prodotti Demetra» (Demetra era la dea della fertilità pagana dei greci) va nettamente distinta da altri metodi agricolturali – quello biologico–organico o quello integrato – in cui non si fa uso di questi metodi occulti.

Arte

Nell'arte antroposofica (p.e. euritmia e architettura) si vuole esprimere la presenza di mondi soprasensibili tramite il linguaggio, il movimento e la forma.

«Con una palpante atmosfera di attesa si ascolteranno i movimenti delle vocali, delle consonanti, dei pianeti e delle posizioni zodiacali in sé, per poter scoprire le forze e i movimenti spirituali che hanno formato la varietà di forme della nostra terra e dell'uomo... L'euritmia vorrebbe proseguire il lavoro che gli esseri superiori hanno compiuto nell'individualità prima della nascita e poi, durante la prima infanzia, nella formazione dell'organismo, nello sviluppo delle facoltà motorie, del linguaggio e del pensiero.» (da: E. Göbel, «Euritmia nella scuola materna»).

Con l'euritmia e nelle rappresentazioni di misteri di Steiner, vengono praticate delle vere e proprie danze spiritiche.

Vorrei mettere in guardia contro le istituzioni antroposofiche. Anche se trasmettono molte cose che apparentemente sembrano positive, giuste e affascinanti, attraverso la e fascino si affaccia il potere del male. Non per nulla la Bibbia ci avverte che Satana si traveste da «angelo di luce» (2 Corinzi 11:14). Chi pensa di poter raccogliere i frutti dell'antroposofia, senza rimanere avvelenato dalle sue radici, si illude.

Parole chiare

La Bibbia critica espressamente l'antroposofia. L'apostolo Paolo scrive infatti nella Prima Lettera ai Corinzi, al capitolo 2, versetti 1 a 5:

«E io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non sapere altro fra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso. lo sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore; la mia parola e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, affinché la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza umana (greco sophia anthropo = antroposofia!), ma sulla potenza di Dio.»

L.G.

 

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Ultimo aggiornamento: 28 July 2007
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