Alcune domande e risposte sul film "The Passion of The Christ" di Mel Gibson

 

 

Il film "The Passion of The Christ" con Jim Caviezel nelle vesti di Gesù contiene scene bibliche e non, è vero. L'intenzione di Mel Gibson era di esprimere la sua visione dell'evento più importante della storia: il sacrificio di Gesù per le colpe dell'umanità. Gibson mette l'accento sull'immensità sovrumana di questo sacrificio.

Questo trattato vuole rispondere ad alcune domande comuni su Gesù e sulla sua morte e risurrezione. 

 

5 opinioni su Gesù

 

I pregiudizi di lunga data richiedono risposte concrete. È un fatto che la maggior parte di coloro che non credono in Gesù, non hanno mai ottenuto risposte soddisfacenti dalla Bibbia ai loro dubbi. Abbiamo annotato le cinque convinzioni più correnti riguardo a Gesù per cercare di informarvi in modo conciso.

Ogni cristiano è chiamato a rispondere a chi ha dei dubbi: «Siate sempre pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni.» (1 Pietro 3:15)

 

1

Gesù era un buon uomo – lo ammiro, ma non era Dio

 

Gesù pretendeva di esser uno con Dio (Giovanni 10:30). Se non era ciò che affermava di essere, allora doveva essere o bugiardo o pazzo. Ma le testimonianze di coloro che conoscevano bene Gesù dimostrano che non mentiva né era fuori di sé. Un amico e discepolo di Gesù affermò: «Egli non ha mai commesso peccato e nella sua bocca non si è mai trovato inganno.» (1 Pietro 2:22)

«Io sono il buon pastore.
 Il buon pastore dà la sua vita per le pecore.»

 

Gesù Cristo – Giovanni 10:11

Al momento del suo arresto i suoi discepoli lo abbandonarono e fuggirono (vedi Matteo 26:56). Solo dopo la sua risurrezione hanno riconosciuto che lui aveva la potenza di Dio per risorgere dalla tomba e dalla morte. Da quel momento in poi i discepoli erano convinti che valeva la pena seguirlo – anche a costo di morire. Tutti, meno Giovanni, furono uccisi per la loro testimonianza di Gesù. Ma anche Giovanni soffrì per la sua fede in Gesù Cristo.

È inconcepibile che questi uomini, così pronti ad abbandonare Gesù nella prova, fossero in seguito disposti a morire per lui – a meno che abbiano ricevuto e sperimentato personalmente l'autorità e la divina potenza della risurrezione.

 

2

Gesù era certamente un grande maestro, ma non è risorto dai morti

 

La risurrezione è un evento unico nella storia. Gesù è apparso a diverse riprese a più di 500 discepoli. Ha parlato e mangiato con loro. E non l'hanno soltanto visto, ma l'hanno anche toccato.

Dopo la morte di Gesù, i discepoli erano scoraggiati e pieni di paura. Si nascondevano dalle autorità. Ma dopo la sua risurrezione, invece, il loro comportamento ha subito un cambiamento radicale! Prima erano spaventati, abbattuti e vigliacchi – poi forti, audaci e senza timore. Non è possibile immaginare che abbiano semplicemente inventato la risurrezione di Gesù, poiché la loro testimonianza non solo gli è costata cara, ma dal punto di vista umano non comportava alcun beneficio.

 

3

Gesù non ha compiuto i miracoli menzionati nel Vangelo

 

Il Talmud ebraico incolpa Gesù di stregoneria (Talmud babilonese, Sanhedrin, 43a). Nei Vangeli, in S. Luca 11:15 e S. Giovanni 8:48, si possono leggere le indicazioni implicite di questa accusa. È evidente che gli stessi nemici di Gesù non hanno mai contestato che abbia compiuto miracoli. Hanno però affermato che li faceva grazie ai suoi poteri diabolici. Se i contemporanei di Gesù confermano che Gesù compiva miracoli, è ovvio che dovevano avere le dimostrazioni convincenti per questi miracoli.

 

4

Il vero Gesù non era così come è descritto dalla Bibbia – la Chiesa l'ha modificata

 

Questo è un mito popolare che viene smontato dai dati storici concreti. Il primo concilio è avvenuto a Nicea soltanto nel 325 d.C. Ma esistono molti manoscritti biblici che sono ben più antichi. È difficilmente concepibile immaginare come la Chiesa abbia alterato la Bibbia, se si considera che nei manoscritti redatti prima del quarto secolo non si trova alcun indizio di una loro rielaborazione.

I ritrovamenti dei manoscritti biblici sono molte volte più numerosi che per ogni altra opera antica. Per esempio, sul "De Bello Gallico" del 1° secolo esiste soltanto la relazione di Cesare. Senza il suo scritto gli storici non avrebbero alcuna descrizione di queste guerre. Ma il documento originale non esiste più. Attualmente si conoscono solo dieci copie di quest'opera, scritte tra il 900 e il 950. Eppure questi documenti sono considerati rappresentazioni fedeli di fatti storici.

«Se Cristo
non è risorto,
vana è la vostra fede…»

 

Apostolo Paolo – (1 Corinzi 15:17)

Della Bibbia esistono relativamente pochi manoscritti dell'Antico Testamento, alcuni dei quali risalenti al 2° secolo prima di Cristo; il più antico è la "benedizione d'Aronne" redatta nel 7° secolo a.C. Con i ritrovamenti dei rotoli del Mar Morto si è aperta una miniera di informazioni che hanno corroborato l'affidabilità dell'Antico Testamento.

Per il Nuovo Testamento, invece, esistono più di 5'000 scritti in lingua originale, oltre a quasi 20'000 traduzioni, redatti dal 114 d.C. al 5° secolo d.C. Ci sono poi oltre 80'000 citazioni bibliche dei primi padri della Chiesa.

È incomprensibile come si possa dubitare della loro affidabilità storica. Non esiste alcun indizio che possa dimostrare che la Chiesa primitiva abbia alterato le informazioni su Gesù.

 

5

Non esistono prove che Gesù sia mai esistito – è un mito, come il coniglio di pasqua…

 

Non è vero che le informazioni su Gesù siano disponibili soltanto nella Bibbia! La verità è che esistono parecchie fonti, al di fuori dei testi sacri, che menzionano Gesù – per esempio lo storico romano Tacito nomina Gesù ben tre volte. Oppure Svetonio, scriba dell'imperatore Adriano all'inizio del 2° secolo; anche lui scrisse di Gesù. Ci sono inoltre altri autori antichi, fra i quali Epitteto, Plinio il giovane, Galeno, Celso, l'imperatore Marco Aurelio, il siriaco Mara Bar Serapion e Luciano di Samosata. Questi e altri hanno fatto allusioni a Gesù e ai cristiani. Perfino lo storico ebreo Giuseppe Flavio e il Talmud ebraico lo menzionano.

 

 

 

Risposte dalla Bibbia

 

Perché Gesù ha dovuto morire?

«… Perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù.» (Romani 3:23‑24)

«Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi; poiché sta scritto: ‹Maledetto chiunque è appeso al legno.›» (Galati 3:13)

Gesù ha scelto di essere maledetto al posto nostro, ha preso su di sé la condanna che avremmo meritato noi - perché Dio è estremamente santo, e io sono peccatore. Qualcuno doveva pagare il conto: o io, o Gesù. Con il suo sacrificio, io posso essere reso giusto davanti a Dio.

Chi ha ucciso Gesù?

«Dio mostra la grandezza del proprio amore per noi in questo: che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo è morto per noi (Romani 5:8)

«Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio (1 Pietro 3:18a)

«Dio ha amato noi, e ha mandato suo Figlio per essere il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati (da1 Giovanni 4:10)

Sono stati gli ebrei? I romani? Non solo: sono i nostri peccati, i miei e i tuoi che l'hanno portato alla croce e ucciso.

Qual è la differenza fra la morte di Gesù e quella degli altri uomini?

«Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.» (2 Corinzi 5:21)

Quando muoio io, è la conseguenza della mia natura umana e peccaminosa. Gesù, pur essendo uomo, ha una natura divina e non ha mai commesso alcuna colpa, per lui la morte non era "naturale".

Perché alla croce Gesù gridò «Mio Dio! Perché mi hai abbandonato?» (Matteo 27:46)

«Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito!» (Salmo 23:1)

Gesù ha scelto di prendere il nostro posto. Se non l'avesse fatto, noi saremmo stati abbandonati per sempre da Dio, destinati a un'esistenza eterna lontana da Lui. Per amor nostro, Dio ha dovuto abbandonare Gesù sulla croce. Il profeta Davide (10° secolo a.C.) ha testimoniato di questo abbandono nel suo salmo profetico.

Perché le ultime parole di Gesù furono «È compiuto»? (Giovanni 19:30)

«Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l’opera che tu mi hai data da fare(Giovanni 17:4)

«Gesù è entrato una volta per sempre nel luogo santissimo, non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue. Così ci ha acquistato una redenzione eterna (Ebrei 9:12)

«Gesù, emesso un gran grido, rese lo spirito. E la cortina del tempio si squarciò in due, da cima a fondo.» (Marco 15:37-38)

Nel momento di lasciare la sua vita, Gesù ha compiuto l'opera della nostra salvezza: abbiamo ottenuto il perdono delle nostre colpe e l'accesso diretto a Dio. Quest'ultimo è dimostrato dalla grossa tenda che divide il luogo santissimo dal resto del tempio: quando Gesù morì, la divisone fu interrotta, lacerata - e ora posso accedere direttamente a Dio!

Qual è la relazione tra la morte di Gesù e la sua risurrezione?

«Cristo è stato risuscitato dai morti come primizia di quelli che sono morti.» (1 Corinzi 15:20)

«Gesù disse: ‹Io sono la risurrezione e la vita. Chi crede in me, anche se muore, vivrà.›» (Giovanni 11:25)

«Questa è la volontà del Padre mio: che chiunque contempla il Figlio e crede in lui, abbia vita eterna. E io lo risusciterò nell’ultimo giorno (Giovanni 6:40)

Gesù crocifisso vive per la potenza di Dio: la sua morte ci porta salvezza, la sua risurrezione ci dà forza! Lui è risorto per primo, noi lo seguiremo quando ritornerà.

La morte di Gesù, che cosa può fare per te che tu non puoi?

«Ciò che era impossibile alla legge, perché la carne la rendeva impotente, Dio lo ha fatto, mandando il proprio Figlio.» (Romani 8:3)

«Essendo ora giustificati per il suo sangue, saremo per mezzo di lui salvati dall’ira.» (Romani 5:9)

Neanche con ogni mio sforzo umano riuscirò mai a essere santo e giusto come Dio vuole. Ma grazie a Dio, posso ricevere gratis per fede la santità e la giustizia che Gesù mi offre, ed essere così salvato dal giudizio di Dio.

Qual è la risposta biblica al messaggio del film «The Passion»?

«Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.» (Giovanni 3:16‑17)

Ho la scelta: posso credere in lui e ricevere la vita eterna - o posso rimanere indifferente o rifiutare il suo dono, e rimanere per sempre lontano da lui.

 


 

Autore e osservazioni

Idea tratta da "Factum" 2/2004.

Pubblicazione

Prima pubblicazione: aprile 2004 - Ultimo aggiornamento: 28 July 2007

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Link esterni

http://www.passion-movie.com/italiano/  (italiano)
http://www.passion-movie.com/italiano/trailer.html  (italiano per scaricare le presentazioni)
http://www.hollywoodjesus.com/passion.htm  (inglese con audio)
http://www.passionofthechrist.com/splash.htm  (inglese con audio)