Esoterismo: La storia vera del disoccupato Ueli Wenger alla ricerca di un lavoro


Volevo soltanto aiutare gli altri…

 

"L’ufficio del lavoro non vuole pagare?" Ueli Wenger era confuso. Dopo aver finito il suo apprendistato, il giovane meccanico aveva lavorato un anno nel suo campo. Ma per lui, rimanere ogni giorno per otto lunghe ore davanti a una macchina, sempre da solo, senza contatti con altre persone, era troppo. Non ce la faceva più, gli mancava il contatto umano. Per questo si era fatto trasferire al servizio esterno. Poi, nel 1991, è giunta la lettera di licenziamento. Non riusciva più a trovare lavoro, e l’ufficio del lavoro rifiutava tutte le sue proposte di riqualificazione: tassista, camionista, corsi alla scuola tecnica…

"Il mio morale era in continua oscillazione. Ma quando mi trovavo in mezzo ad altre persone ero sempre su di giri. Un giorno un collega mi chiese: ‘Ma tu non stai mai male?’ Gli risposi: ‘Se rido spesso vuol dire che sto sempre bene? A chi interessa se io sono giù di giri?’ Seguì un minuto di silenzio – era riuscito a sbirciare nel mio intimo…"

Ogni volta che aveva un’iniziativa di riqualificazione le mani di Ueli Wenger erano legate. Doveva essere disponibile ogni giorno, altrimenti gli avrebbero tolto i contributi dell’assicurazione disoccupazione. In questa situazione fece qualcosa di proibito, si iscrisse a un corso di massaggi. Ciò che imparò gli piacque. Era continuamente assieme a persone che poteva aiutare, questo era sempre stato il suo sogno. Seguì altri corsi: massaggi integrali, "touch for health", polarità, kinesiologia, riflessologia plantare, ancora una volta kinesiologia, terapia con i Fiori di Bach, sali Schüssler… Ben presto Wenger si rese conto che questi metodi funzionavano. Li sperimentava su se stesso e sugli altri; su alcune persone erano particolarmente efficaci. Nel giro di pochi mesi si era inserito in vari ambienti esoterici.

Ueli_Wenger_small.jpg (4519 byte)

Ueli Wenger
ex meccanico
disoccupato

"Il massaggio in sé non ha assolutamente niente a che fare con l’esoterismo. Ma ben presto ci si addentra in settori nei quali si lavora con flussi energetici nel corpo umano. E infine si attinge assistenza da energie cosmiche. Però nessuno verifica da dove provengono. Sono efficaci, perciò si usano."

Un ex collega invitò Ueli Wenger a una serata organizzata da un gruppo di uomini d’affari cristiani. Alla fine della conferenza, quando venne chiesto chi voleva conoscere di più il Signore, Wenger prese una decisione. Per lui era perfettamente chiaro che doveva esserci Qualcuno che era più grande di tutto ciò che si poteva vedere. Credeva a Dio, ma non lo conosceva.

La sera stessa Wenger andò a casa accompagnato dal suo ex collega. Erano già giunti davanti al box quando l’ex collega gli disse che le sue pratiche esoteriche non erano conformi alla volontà di Dio. Wenger si difese: bisogna distinguere fra magia bianca e magia nera. La magia bianca è quella che aiuta le persone, la magia nera è indirizzata contro altre persone. Lui, Ueli Wenger, si occupa delle persone, perciò il suo comportamento davanti a Dio è corretto. E poi è Dio stesso che ha creato tutte le piante e le energie, perciò devono essere buone.

Wenger rimase nelle sue convinzioni. Aveva scoperto che nelle sue mani i metodi di guarigione con maggior effetto erano i più semplici. Ciò che desiderava più di ogni altra cosa era diventare maestro di Reiki. Aveva già raggiunto il primo livello, quando accadde qualcosa d’inaspettato. Già da piccolo aveva avuto incubi dove apparivano degli esseri strani. Wenger non ci aveva fatto molto caso, dato che aveva sempre avuto un’immaginazione molto fervida. Ma ora quegli esseri gli apparivano indifferentemente da sveglio come nei sogni. Passavano attraverso porte chiuse, attraverso i muri, entravano e uscivano come gli pareva, e disturbavano il suo sonno.

"Demoni? In un buon film d’orrore puoi vederne delle rappresentazioni approssimative. Non sai se sono mostri. … o sono come delle persone con i volti deformati. Ma l."

Un giorno Wenger incontrò una conoscente che era cristiana. Passarono la metà della notte a discutere di Dio. Wenger divenne pensieroso, ma voleva distaccarsi un po’ da tutta la faccenda, così, alla prima occasione, andò a una festa di musica country. Là gli venne incontro una vecchia compagna di scuola. Anche lei era cristiana. Una settimana dopo andarono insieme ad un incontro in un locale per giovani. A Wenger non piacque per niente. Ma la sua collega non mollava.

"Mi invitò a un culto di lode: ‘Là ci sono dei bei canti, e tanti giovani…’ Io mi aspettavo musica country, blues e rock - invece era musica di lode e di adorazione, però era bellissima. La mia collega pensava: ‘Come riuscirò a portarlo al culto di domani?’ Non osò chiedermelo, andai io da lei e le chiesi: ‘Posso venire con te domani mattina?’"

La predica era affilata come la lama di un rasoio. Ueli Wenger lo capì molto chiaramente: c’è un paradiso e c’è un inferno. Che lui fosse un peccatore poteva anche essere discutibile, ma che la sua via lo conducesse dritto all’inferno era fuor di dubbio; non c’era bisogno che qualcuno lo convincesse. E là c’erano i demoni. Così, senza aver compreso fino in fondo ogni cosa, questa volta Wenger mise tutta la sua fiducia in Gesù Cristo.

I cambiamenti che subentrarono nella sua vita non avrebbero potuto essere più appariscenti. Ricevette un impiego a tempo determinato come personale di cura.

"Dopo il lavoro leggevo da otto fino a dieci ore nella Bibbia. Ogni giorno! Mi addormentavo sopra la Bibbia, mi risvegliavo, continuavo a leggere, e interrompevo solo quando dovevo partire per il lavoro. Anche là quasi tutti i miei pensieri erano rivolti a Dio. Certe volte mi chiedevo: ‘Ma sono ancora capace di fare qualcos’altro oltre che pregare, lodare e meditare su Dio?’"

Questo stato durò cinque mesi. Wenger si iscrisse a una scuola biblica e fu accettato per il corso annuale. E nuovamente avvenne qualcosa di insolito. Proprio qui, in mezzo allo studio della Bibbia, all’insegnamento, alla preghiera, a tutti i cristiani… All’improvviso quegli spiriti erano di nuovo qua. Di notte Wenger non poteva alzarsi senza prima aver acceso la luce o guardato sotto il letto con la sua pila. Nella sua paura andò da un consulente spirituale e gli raccontò tutto.

La liberazione interiore di Wenger durò diversi mesi, fece un passo dopo l’altro. Poi, davanti ad alcuni testimoni e davanti a Dio, mise il punto finale sul suo passato.

"Quando capita di parlare del mondo invisibile, alcuni cristiani sorridono discretamente, increduli. Ma tante volte la nostra visione cristiana è troppo semplicistica: ‘Ah sì: Dio è con noi, e noi siamo salvati grazie a Gesù; facciamo del bene – anche se questa vita è breve – e dopo viene l’eternità.’ Ma non è così semplice. Dio c’è, e c’è anche Satana. Poi ci sono angeli e ci sono demoni. Molti cristiani non s’immaginano neanche quant’è grande la potenza di Dio – ma nemmeno quant’è reale Satana. Il mondo invisibile è qui, presente. E quello che in esso avviene non è un gioco. Si tratta di vita o di morte!"

 

La parte visiva non è determinante -
sono le sensazioni
che percepisci:
il ribrezzo,
la ripugnanza,
l’orrore
e la paura
quelli che incidono

 

  L'articolo è tratto dalla rivista Christliches Zeugnis,
del movimento interconfessionale "Campus per Cristo - Svizzera",
numero speciale di dicembre 1998, "Esoterik II"
Autore dell'articolo: Stefan Goldbach
Traduzione: Sandro Ribi

Editore: Campus für Christus
Josefstrasse 206, CH-8005 Zurigo, Svizzera
tel   01 274 8434   (dall’estero +411 274 8434)
fax   01 274 8483   (dall’estero +411 274 8483)
e-mail   ChristlichesZeugnis@cfc.ch
web  
http://www.cfc.ch/christlicheszeugnis/
(per ora solo in tedesco)

 
Homepage Punti Cardinali - Anastrefo Blog Accetto volentieri correzioni o suggerimenti
Ultimo aggiornamento: 28 July 2007
Webmaster