PERICOLO POKEMON (2) - compilazione di Michele Boesch

Questo articolo parla del gioco con i pokémon e del pericolo che rappresenta questo gioco di ruolo per la mente dei bambini. Alla fine ci sono degli utili consigli biblici.

I pericoli del Pokemon


I Pokemon (“Pocket Monster”, mostri tascabili) vengono dal Giappone, sono stati creati nel 1996 e introdotti negli USA nel 1998 e da noi un po’ più tardi. Il giapponese Satoshi Tajiri li ha creati sulla base di sue fantasie infantili (era appassionato di insetti). Ha insistito sull’importanza di mettere i mostri in una capsula, dovevano essere piccoli e controllabili, come un mostro all’interiore di una persona (paura, collera).

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Secondo alcuni esperti, il gioco è molto influenzato dalle religioni orientali, principalmente dallo scintoismo e dal buddismo. Il gioco delle carte dei Pokemon è stato prodotto da “Wizards of the Coast” (i “Maghi della Costa”), la stessa ditta che ha prodotto altri due giochi con radici occulte “Magic: the Gathering” e “Dungeons and Dragons”. Oggi ci sono interi siti internet destinati ai Pokemon, club Pokemon, eccetera. Un bambino che fa la collezione spende facilmente fino a 300 franchi per le sue carte, infatti i Pokemon sono attualmente 150 e il motto è “Gotta catch ‘em all!”, “Acchiappali tutti!”. Oltre alle figurine ci sono i video, vestiti, accessori, pupazzetti…

Ogni Pokemon possiede una sua specifica caratteristica e potenza distruttrice. Infatti ogni Pokemon ha una caratteristica, un significato: quello che ha raggi alfa, quello che è chiaroveggente, quello che ha forze psichiche, quello che emette gas tossici, quello che legge i pensieri dello spirito del bambino, eccetera. Queste caratteristiche sono in parte occulte, e nei giocatori viene risvegliato l’interesse per le cose magiche. Molti personaggi del gioco sono aggressivi, e si è notato che l’aggressività dei piccoli giocatori più attivi aumenta notevolmente.

Quali saranno i risultati a lungo termine se si favorisce continuamente l’aggressività? La febbre della raccolta dei Pokemon ha addirittura portato un bambino di Long Island a uccidere un compagno di scuola per impossessarsi delle sue carte Pokemon. Diverse scuole americane hanno perciò vietato di portare queste carte a scuola, perfino in Turchia il governo ha chiesto alla televisione di spostare l’emissione di film Pokemon a orari meno accessibili.

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Nel cartone animato, un bambino di 11 anni di nome Ash, fuggito di casa, è diventato l’esempio dei piccoli ammiratori che vogliono imitarlo nel raccogliere i mostri e istruirli. Più ne raccoglie e più forte il bambino diventa; tanto più forte ancora sarà quando il Pokemon supera a duello altri nemici nel gioco e acquisisce maggiori poteri. Anche il bambino che li colleziona li “acquisisce”, in quanto possessore di Pokemon. Il bambino viene spronato a voler diventare il numero uno al mondo.

I bambini diventano i giocatori, e a loro volta – come i Pokemon che posseggono – esercitano forze invisibili. Iniziano a proclamare certe cose che i Pokemon dicono per esempio: “Sia fatta la mia volontà”, oppure: “Spiriti, entrate in me!”; “Ho questo o quel super-potere”. L’uso ripetitivo del vocabolario e delle regole dei Pokemon cambiano i bambini, e, come ben sappiamo, si ottiene ciò che si proclama.

Nel videogioco i bambini sono a contatto con immagini di violenza e omicidi, ma senza spargimento di sangue e senza morire mai. Così la violenza diventa soltanto una sfida per ottenere punti. In questa dimensione i bambini sono esposti alla magia che li stimola a spingersi oltre anche in questo campo.

Se il bambino è lasciato troppo tempo in questo mondo, che oltretutto nega la presenza e quindi l’intervento di adulti, può ritrovarsi condizionato a tal punto da sviluppare caratteristiche come l’avidità, l’invidia e l’ansia, invece di essere soddisfatto, grato e sereno. Ci sono bambini che dicono di sentire una voce in loro che dice cosa fare, e soprattutto che devono possedere tutti i Pokemon. È come un’ossessione che talvolta li spinge perfino a rubare. Giocare con i Pokemon è come giocare con il fuoco.

La Bibbia, questo antichissimo libri pur sempre ancora attuale, parla molto dell’educazione dei bambini. Ecco due brevi passaggi a riguardo: “Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere. Anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà” (Proverbi 22); “Fratelli, tutte le cose vere, onorabili, giuste, pure, amabili, siano oggetto dei vostri pensieri” (Filippesi 4). Pokemon non è onorabile, giusto, puro, amabile.

 

Riassumiamo qui sette punti da considerare con la Parola di Dio

1.

Insegna al ragazzo la condotta che deve tenere. Anche quando sarà vecchio non se ne allontanerà.
(da Proverbi 22:6)

Importante dare un’ istruzione giusta, conforme alla Parola, quando sono piccoli. Si raccoglie ciò che si semina. Chiedete a Dio la saggezza per educarli.

2.

Siate dunque imitatori di Dio,
perché siete figli da lui amati.
Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre.

(Efesini 5:1,11)

Non imitare i Pokemon!

3.

Non rivolgetevi agli spiriti.
(Levitico 19:31)

Il popolo di Dio non deve avere niente a che fare con le opere sataniche. Non dimentichiamo che la casa produttrice del gioco Pokemon si chiama “I Maghi della Costa”.

4.

Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perché ciò è giusto.
(Efesini 6:1)

I Pokemon sono un ostacolo all’ onorare il padre e la madre, in quanto il bambino protagonista nei cartoni è fuggito da casa per avere la sua indipendenza e per vivere con la potenza soprannaturale che gli viene dai Pokemon che possiede.

5.

Guardate dunque con diligenza a come vi comportate; non da stolti, ma da saggi.
(Efesini 5:15)

È importante analizzare, valutare quello che viene proposto alla luce della Parola, a cosa porta quel gioco, quali sono i contenuti, qual è l’ obiettivo? Sarebbe meglio fare queste analisi anche con i bambini, non solo vietare, ma spiegare affinché possano scegliere a chi piacere, a Dio o al diavolo.

6.

Ricuperate il tempo, perché i giorni sono malvagi.
(da Efesini 5:16)

Come impiego il mio tempo, e quello dei miei figli? ATTENZIONE! Passiamo più tempo nelle cose del Signore e non in quelle del mondo.

7.

Fratelli, tutte le cose vere, onorabili, giuste, pure, amabili, siano oggetto dei vostri pensieri.
Quello che avete imparato, ricevuto e ascoltato da me fatelo, e il Dio della pace sarà con voi.

(Filippesi 4:8-9)

Pokemon non è onorabile, giusto, puro, amabile…

 


 

Autore Michele Boesch, Losone   boeschm@post.ch, e Giovanni Selcioni, Mendrisio
Pubblicazione prima pubblicazione dicembre 2000 - ultimo aggiornamento 06.04.09
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